Abbassamento degli standard di qualità; maggiori rischi per la salute, l’ambiente, i diritti sul lavoro. Meno tutele, più business. Meno democrazia più lobby. E’ quanto si rischia con il Ttip, il Trattato Transatlantico di libero scambio, segretamente negoziato da Commissione europea e Congresso Usa. Fortunatamente la società civile è vigile. E può fare la differenza.
Già dal nome, Transatlantic Trade and Investment Partnership, il Trattato transatlantico sul libero commercio e gli investimenti, in corso tra Usa e Ue, dovrebbe metterci in guardia. Vigili su quanto segretamente si decide per noi ai piani alti dei palazzi del potere. A spiegarcelo è padre Alex Zanotelli, storico missionario comboniano, 78 anni, forse il più noto prete no-global del nostro Paese. Già co-fondatore di quella rete di Lilliput che alla fine degli anni Novanta ebbe un bel ruolo di consapevolezza sui meccanismi della globalizzazione neo-liberista.
«Quando abbiamo a che fare con i partenariati commerciali dobbiamo sempre stare sul chi va là», ci spiega tanto per cominciare padre Alex, che andiamo a trovare nella sua casina abbarbicata tra il campanile e la strada, nel rione Sanità di Napoli. Su questo Trattato segretamente negoziato il missionario ha parecchio da dire. Continua a leggere l’articolo qui.