Questo blog nasce dal mio desiderio di ‘raccontare la gente’. In Italia come in Europa e in Medio Oriente. Troppo spesso le concettualizzazioni sulla crisi economica, sulle rivoluzioni sociali riuscite (o meno), sulle analisi dell’austerity e del liberismo offuscano le storie delle persone.
Io ho voglia di raccontare dal di dentro le loro vicende, cioè le nostre: di noi che facciamo la storia (la subiamo ma qualche volta la orientiamo pure) tanto quanto l’elite politica. Sono una giornalista professionista e scrivo per il mensile Popoli e Missione. Anche lì racconto l’altra faccia della medaglia: gli effetti di questa pessima economia sulla gente.
People’s Chronicle nasce con l’idea di rendere ancora più vivo il racconto del disagio, e però anche della rinascita.
Dei meccanismi che stanno dietro gli squilibri sociali (geo-politici) e di quelli che scattano in ognuno di noi quando decidiamo di reagire all’ineluttabile. Potete aiutarmi a divulgare storie di lotta senza armi, di battaglie quotidiane per sopravvivere ed invertire il destino personale e collettivo.
Segnalatemi situazioni, persone e contesti che volete raccontare!
Qualche nota sul mio percorso: ho iniziato la mia professione nel 2000 come giornalista economico d’agenzia. Per Agi, Reuters e Adnkronos mi sono occupata di finanza e conti pubblici.
Per due anni sono stata corrispondente da Bruxelles, ho visto nascere ed applicare le ricette di austerità e le politiche di bilancio più restrittive. Mentre lo Stato sociale moriva. A New York ho scritto di bolla finanziaria americana, esattamente quando la crisi dei mercati internazionali aveva inizio, nel 2008. Scrivevo di banche fallite e salvataggi di Stato.
In realtà avrei voluto raccontare i meccanismi più deleteri dell’economia di mercato mettendomi dalla parte di chi li subiva.
Di ritorno da altri viaggi e altre avventure (Israele e Palestina) ho finalmente iniziato a parlare delle povertà.
Di quelle lontane e di quelle vicine.