Dal quotidiano Avvenire del 29 Ottobre 2016
Per la versione integrale clicca qui: (la foto è di Alex Zappalà).
È stato il Giubileo della testimonianza, del rilancio missionario e della gioia. Il santuario del Divino Amore a Roma ha ospitato ieri il Giubileo della Missione con oltre 900 persone dalle diocesi di tutta Italia.
«Andiamo avanti a passi lievi, testa alta e cuore aperto », ha detto in apertura della celebrazione la comboniana suor Elisa Kidanè, commentando il Vangelo di Matteo (28, 16-20).
Il mandato missionario cambia ma la fiamma non si spegne, ha aggiunto, perché «nella nuova Gerusalemme c’ è spazio per chiunque si lasci appassionare». A patto che si torni «ad essere credibili» in un mondo «orfano di umanità».
All’evento, voluto ed organizzato dalla Fondazione Missio, nel primo centenario della Pontificia Unione Missionaria, hanno preso parte i Centri missionari diocesani, le parrocchie, le famiglie, i missionari rientrati e quelli che presto partiranno per un nuovo mandato.
Dopo la preghiera del mattino, i saluti del direttore di ‘Missio’, don Michele Autuoro, e la relazione del vescovo di Bergamo, Francesco Beschi presidente della Commissione episcopale per l’evangelizzazione dei popoli e la cooperazione tra le Chiese, i partecipanti hanno ascoltato la voce dei testimoni.
Quella di suor Eugenia Bonetti, ad esempio, che dopo anni di Africa ha ritrovato la missione in Italia. Ed oggi invita a riscoprirne il ‘fuoco’ nei cuori, a prescindere dalla geografia.